ll vescovo Pennisi, delegato per la Sanità, lancia un appello alla politica regionale perché sia al servizio della salute e della vita
"Le persone con disabilità, le loro famiglie che affrontano ogni giorno sacrifici 'eroici', gli operatori e le associazioni di volontariato in Sicilia vivono nella frammentarietà e nella precarietà dei servizi che portano ad una sfiducia paralizzante nelle istituzioni e a una distorsione costante delle relazioni. Già Papa Francesco, per il Giubileo delle persone con disabilità, ha denunciato la tentazione di tenere queste persone 'separate', in qualche 'recinto, magari dorato', o nelle 'riserve' dell’assistenzialismo perché non si intralci 'il ritmo del falso benessere', quando addirittura non si arriva a ipotizzare che sia 'meglio sbarazzarsene quanto prima' per evitare che diventino un peso insostenibile dal punto di vista economico. Noi non possiamo permetterlo".
Così dichiara mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e delegato della Conferenza Episcopale Siciliana per la Sanità, commentando dati e dichiarazioni che fanno seguito ai recenti fatti di cronaca che riguardano i disabili.
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