ll Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato venticinque leggi regionali e ha quindi deliberato di impugnare, tra le altre, la legge della Regione Siciliana n. 28 del 18/11/2024, recante “Variazioni al Bilancio di previsione della Regione per il triennio 2024-2026”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica, violano l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione, nonché l’articolo 81, terzo comma, relativamente alla copertura finanziaria.
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Tra le norme impugnate vi è l'art. 28 comma 16 il quale autorizza l'Assessorato Regionale della Salute "... a decorrere dall'anno finanziario 2024, a riconoscere l'adeguamento tariffario alle strutture riabilitative per disabili psico-fisico-sensoriali, alle comunità terapeutiche assistite, alle residenze sanitarie assistenziali e ai centri diurni per soggetti autistici, che applicano i CCNL di categoria, nella misura del 7 per cento...." e prevedeva l'abrogazione dell'art. 49 della Legge regionale N° 3/24 già oggetto di dichiarazione di illegittimità costituzionale.
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